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marcoantoniocorallo - Marco

Mar 09, 2025

Tutto quello che avreste voluto sapere sul Curriculum Libero*

*ma non avete mai osato chiedere


E se ti dicessimo che i curricula della magistrale NON sono solo 4? Negli ultimi anni, infatti, sta prendendo sempre più popolarità la quinta scelta: il curriculum libero o no-curriculum. Questa possibilità viene appena accennata nel regolamento didattico di corso, che citiamo testualmente:

Lo studente inoltre può presentare un piano di studi individuale che non rientri in nessuno dei curriculum.

Ma cosa vuol dire e come si ottiene?


Quando e perché passare al curriculum libero?

Parliamoci chiaro: i quattro curricula offerti alla magistrale sono percorsi chiari e validi, ai quali hanno lavorato docenti e ricercatori/ricercatrici con anni di esperienza e di insegnamento alle spalle. Costituiscono spesso la scelta migliore, con aree di competenza più o meno verticali e corsi complementari accuratamente scelti per fare da sfondo ai caratterizzanti del curriculum.

Tuttavia, capita talvolta di sentirsi stretti all'interno di un percorso tracciato, a causa di un insegnamento a noi poco affine o per la limitata scelta di esami complementari (che, d'altronde, devono essere affini al curriculum!). In questi casi, vale la pena considerare la possibilità di passaggio al curriculum libero.


La maledizione del Diploma Supplement

Come detto, i curricula sono stati studiati per essere percorsi validi e attrattivi, non solo per gli studenti ma anche e soprattutto per le aziende. Per questo motivo, lo/a studente/ssa che ha seguito uno dei quattro curricula canonici troverà la corrispondente dicitura all'interno del Diploma Supplement, certificazione integrativa sviluppata per iniziativa della Commissione Europea che contiene una breve descrizione della natura, del livello e del contesto del percorso effettuato.

Il titolo del curriculum non sarà invece riportato nel diploma supplement degli studenti che hanno scelto di seguire un piano di studi personalizzato o, per dirlo in altri termini, il curriculum libero.

Nota bene: il diploma supplement viene rilasciato, al termine del corso di studi, a prescindere dal curriculum scelto (o, in questo caso, non scelto). La differenza è data dalla presenza o meno del titolo del curriculum.


I comandamenti del Curriculum libero

Ma come funziona il curriculum libero? Quanto è personalizzabile, quali vincoli bisogna rispettare? Perché un piano di studi personalizzato venga approvato senza troppe noie, deve rispettare alcune semplici e del tutto sensate regole.

  1. Non devono esserci sovrapposizioni. È possibile inserire insegnamenti di altri curricula e anche di altri corsi di laurea, purché non ci siano sovrapposizioni significative tra i contenuti dei corsi scelti. Ad esempio: corsi presi dal curriculum AI potrebbero essere facilmente sovrapponibili a corsi presi dalla laurea in AIDE di ingegneria.

  2. SSD. No, non quelle SSD. Stiamo parlando dei Settori Scientifico-Disciplinari. I corsi scelti devono infatti appartenere ai SSD previsti dal CdS, ossia:

    • INF/01 - Informatica
    • ING-INF/03 - Telecomunicazioni
    • ING-INF/05 - Sistemi di elaborazione delle informazioni
    • MAT/06 - Probabilità e statistica matematica
    • MAT/08 - Analisi numerica
    • MAT/09 - Ricerca operativa
    • SECS-S/01 - Statistica
      Fanno eccezione i 9 crediti a scelta libera (free-choice) che, per legge, possono essere scelti di qualunque SSD e da qualsiasi corso di laurea erogato da qualsiasi dipartimento, in tutti i luoghi, in tutti i laghi, in tutto il mondo e l'universo.
  3. Motivazione, coerenza, pertinenza (e un lento movimento de panza).
    Dopo aver escluso eventuali sovrapposizioni tra insegnamenti e aver verificato la validità dei SSD, la commissione piani di studio deve, in ultima battuta, considerare la coerenza del PdS. È importante che il piano di studi sia coerente e ben motivato nella scelta dei corsi. Il curriculum libero, infatti, deve rappresentare una possibilità mancante, un percorso studiato al pari degli altri e motivato da particolari interessi e/o curiosità e non, invece, un'accozzaglia di corsi scelti sulla base della (bassa) difficoltà.


Tempistiche e Procedure

A questo punto, è possibile compilare un PdS personalizzato seguendo le tre regolette appena viste. Per farlo, si può scaricare uno dei form presenti su questa pagina, possibilmente il più simile alla propria idea di curriculum. Una volta modificato, inserendo gli esami scelti, si può mandare alla mail pdswif@di.unipi.it. Dopodiché, non vi resta che aspettare.

L'iter prevede infatti diverse fasi: dopo l'analisi e l'approvazione da parte della commissione piani di studio, la modifica deve essere approvata dal Consiglio di Corso di Studi, alla prima seduta utile. Inoltre, a seguito dell'avvenuta ricezione non si riceverà alcuna mail dalla suddetta commissione. Per avere informazioni in merito alla propria richiesta, sarà quindi necessario chiedere alla responsabile dell'Unità Didattica.

È importante inoltre che le domande di cambio curriculum avvengano:

  • almeno 3 mesi prima della sessione di laurea, proprio a causa delle tempistiche possibilmente lunghe;
  • idealmente prima dello svolgimento delle prove di esame degli insegnamenti di cui si chiede approvazione, onde evitare di sostenere esami che non vengono poi approvati.


I consigli di Carpa

Insomma, cambiare curriculum è una procedura spesso tediosa sia per chi la richiede che per chi l'approva e, come ogni scelta importante, bisognerebbe pensarci bene. Se non altro, perché in caso di ripensamenti è necessario effettuare nuovamente tutto l'iter.

In ogni caso, sono sempre di più e sempre più variegati i PdS individuali approvati: Algoritmi, Cybersecurity, HPC,... tante possibilità per mondi sconosciuti.

Sperando di essere d'aiuto a chi vuol farsi un'idea, abbiamo collezionato alcuni PdS già approvati, divisi per tematiche. Fanne buon uso.